Capperi - SerraSol Santa Lucia Società Agricola srl

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Capperi

Il cappero (Capparis spinosa ) è un piccolo arbusto  o suffrutice ramificato a portamento prostrato-ricadente. Della pianta  si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti  come cucunci. Entrambi si conservano sott'olio, sotto aceto o sotto sale. Il portamento è cespitoso, con fusto subito ramificato e rami  lignificati solo nella parte basale, spesso molto lunghi, dapprima  eretti, poi striscianti o ricadenti. Le foglie  sono alterne e picciolate, a lamina subrotonda e a margine intero,  glabre o finemente pelose, di consistenza carnosa. Il nome dato alla  specie è dovuto alla presenza, alla base del picciolo, di due stipole  trasformate in spine. I fiori sono solitari, ascellari, lungamente peduncolati, vistosi. Calice e corolla sono tetrameri, composti rispettivamente da 4 sepali verdi e 4 petali bianchi. L'androceo è composto da numerosi stami rosso-violacei, provvisti di filamenti molto lunghi. L'ovario è supero, con stimma sessile. Il frutto è una capsula  oblunga e verde, a forma di fuso, portata da un peduncolo di 2-3 cm,  fusiforme e carnosa, con polpa di colore rosaceo. Contiene numerosi semi  reniformi, neri o giallastri, di 1-2 mm di dimensioni. A maturità si  apre con una fessura longitudinale. Comunemente i frutti sono chiamati cucunci o cocunci. Pur essendo una pianta rupicola, il cappero trae vantaggio dalla  coltivazione in piena terra e irrigato moderatamente ha uno sviluppo più  rigoglioso, producendo fiori da maggio a ottobre. Si propaga per seme o  preferibilmente per talee. La talea si esegue in estate, prelevando un pezzo di 7-10 cm di un  ramo legnoso di 2-3 anni d'età, quindi lo si pone in una cassetta  riempita di torba e sabbia. Per favorire la radicazione è consigliato  l’uso di polveri radicanti. Formatesi le radici, si prelevano le  piantine e si invasano singolarmente in vasetti di circa 10 cm di  diametro. La propagazione per seme è difficoltosa dato che la germinazione dei  semi è buona solo se i semi sono seminati immediatamente dalla raccolta  dai frutti, è invece molto difficoltosa (germinabilità del 5 - 10%)  quando entrano in dormienza (cioè si essiccano), la preparazione con  semi in acqua calda e poi in ammollo per qualche giorno aumenta la  germinabilità. La possibilità di germinazione aumenta anche qualora la  semina venga eseguita nei mesi invernali (dicembre - gennaio). Si semina  in cassette, riempite di torba e sabbia, lasciate all’aperto nel  periodo estivo e riparate in autunno–inverno. Nella primavera successiva  si può trapiantare la nuova pianta direttamente nel terreno o  singolarmente in un vaso. La semina può avvenire anche direttamente  nelle fessure di muri a secco ben esposti al sole in autunno. Occorre  però inserire i semi pressati in una manciata di muschio che proteggerà  il seme durante l'inverno e lo terrà umido, altra soluzione: inserire  dei semi dentro un fico maturo, o in una zolletta di fango pressato  inserendo poi il tutto nella fessura del muro. Le piantine nasceranno  verso maggio-giugno.
 
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